Nel cuore di Ravenna, a lato della cattedrale e del celebre battistero Neoniano (famoso per le rappresentazioni musive al suo interno) si trova nascosto un piccolo hortus conclusus, ovvero un giardino delimitato da mura perimetrali. Il muro, invece di rendere più angusto lo spazio, conferisce all'ambiente intimità e permette di percepirlo come un giardino segreto, richiamando le romantiche e affascinanti atmosfere claustrali.
Di pianta quasi rettangolare, il giardino presenta al centro una fontana da cui, sull'esterno, si susseguono bordure circolari concentriche, che formano un disegno che rievoca l'incresparsi dell'acqua dopo la caduta di un sasso in uno stagno. I due percorsi centrali, ortogonali tra loro, sono caratterizzati dalla presenza di meravigliosi esemplari di melograno (Punica granatum), specie particolarmente decorative nella stagione autunnale - in cui le foglie assumono le tonalità dell'oro e cadono copiose a terra creando morbidi e luminosi tappeti - e i cui frutti simboleggiano la fertilità e l'abbondanza.
Il giardino vanta anche la presenza di altre specie arboree tra cui si ricordano il calicanto (Chimonanthus praecox), il cui profumo pervade la frizzante aria invernale anticipando l'arrivo della primavera, il nocciolo (Corylus avellana), il sorbo (Sorbus domestica), la lagerstroemia (Lagerstroemia indica), la quercia da sughero (Quercus suber) e il corniolo (Cornus mas).
Melissa, timo, nepeta, origano, elicriso liquirizia, rabarbaro, menta, erba cipollina ed erba di San Pietro sono alcune delle aromatiche più particolari che ornano e profumano le bordure semicircolari.
Il Giardino delle Erbe Dimenticate è diventato da qualche tempo la "stanza verde" per i pranzi e gli aperitivi all'aperto nel cuore di Ravenna; è infatti un luogo ideale per staccarsi temporaneamente dalla frenesia della città e per immergersi in un'oasi di tranquillità, pur restando in pieno centro storico.
I suoi tavolini, opportunamente distanziati tra loro e disposti in punti strategici del giardino, permettono agli ospiti di scegliere diverse prospettive e di godere dell'ombra degli alberi o della luce del sole a seconda delle stagioni o del periodo della giornata. Durante le stagioni fredde i momenti migliori per visitarlo sono le ore centrali , in cui si può godere indisturbati del tepore del sole, mentre durante la primavera inoltrata o l'estate le ore migliori sono quelle del tramonto, in cui i raggi infuocati accendono e colorano i laterizi del campanile e, riflettendosi nelle vetrate, arrivano a colpire inaspettatamente alcuni angoli del giardino, creando magici ed estemporanei giochi di luce.
Chi visita questo luogo non può che restarne ammaliato e inebriato dai profumi; il suo desiderio sarà quindi quello di tornarci presto, magari con un'altra luce e atmosfera.
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