Come poter descrivere la bellezza della macchia mediterranea e dei paesaggi della Sardegna senza sembrare enfatici? Impossibile.
Quando si viene baciati dal caldo ma dolce sole del Meridione e si perde lo sguardo nello sconfinato e cristallino blu del cielo non si può non restarne ammaliati e colpiti per sempre.
Ad affascinare il visitatore non sono solo le tonalità dell'azzurro, che caratterizzano i tersi cieli e le acque trasparenti, ma anche i verdi squillanti e caldi della vegetazione. Mirto, lentisco, fico d'india, oleandro, bouganville sono i padroni della macchia arbustiva e ricoprono le pendici dei rilievi, anche quelli che scendono a mare.
Sovrana assoluta, possente, fiera ed elegante, è la quercia da sughero (Quercus suber), presente sia lungo il litorale sia nel brullo entroterra roccioso, paesaggio ancestrale e dall'eco magico.
Le pietre di questa terra, morbide e scolpite dal vento, si accendono di rosso quando baciate dal sole. Inutile dirlo, i tramonti, che siano sul mare o sulle vette selvagge e incontaminate, sono qualcosa di mistico e difficilmente spiegabile razionalmente; riportano il visitatore a contatto con la Madre Terra e fanno nascere dentro di lui il desiderio di fermarsi e restare in contemplazione.
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